Nutrizione e Sistema Immunitario
Il cibo in generale, e le sostanze nutritive in particolare, svolgono un ruolo importante nello sviluppo e nella conservazione del sistema immunitario. Avere uno stato nutrizionale adeguato permette di mantenere e riparare i sistemi essenziali per la difesa dell’organismo.
I tessuti, le cellule e le molecole coinvolte nel corretto funzionamento del sistema immunitario richiedono un sufficiente contributo energetico e strutturale, poiché la produzione e il turnover cellulare del sistema immunitario hanno un alto tasso metabolico. Per questo un adeguato apporto di energia e sostanze nutritive migliora e preserva il buon funzionamento del sistema immunitario, che protegge l’organismo dalle aggressioni esterne. Si compone di due unità funzionali: il sistema immunitario innato (aspecifico) e quello acquisito (altamente specifico). Entrambi interagiscono tra loro per preservare l’omeostasi dell’organismo.
Quando questo complesso sistema di difesa viene a mancare, compaiono i cosiddetti disordini immunologici, che sono un gruppo di malattie in cui i meccanismi del sistema immunitario sono alterati o assenti. Conoscere l’approccio nutrizionale a questi disturbi del sistema immunitario è l’obiettivo principale di questo articolo.
Disturbi immunitari
Questi possono essere raggruppati in tre grandi gruppi:
- allergie o stati di ipersensibilità
- stati di immunodeficienza
- malattie autoimmuni
L’ipersensibilità è prodotta da una specifica risposta immunitaria agli allergeni che sono innocui per la maggior parte delle persone. Polline, componenti della dieta, peli di animali, ecc.. Sono alcuni degli agenti che provocano una reazione esacerbata del sistema immunitario. Le allergie alimentari si verificano quando il sistema immunitario reagisce con i sintomi al contatto, all’ingestione o all’inalazione delle proteine in un alimento. Questi sono generalmente mediati da anticorpi IgE che possono causare gravi reazioni immediate e pericolose per la vita in pochi minuti. Le allergie alimentari non mediate da IgE, tuttavia, spesso causano reazioni tardive perché la loro diagnosi è più complicata. Per prevenire reazioni allergiche alimentari, è necessario eliminare dalla dieta il cibo responsabile e cercare altri che lo sostituiscano per soddisfare le esigenze nutrizionali.
Gli stati di immunodeficienza sono primari/congeniti o secondari/acquisiti. I primari sono molto rari. Quelli acquisiti, invece, sono più prevalenti e sono dovuti a disturbi metabolici e infettivi, cancro, farmaci, processi chirurgici, stress, alimentazione, ecc.. L’immunodeficienza più ampiamente studiata è quella causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV).
Nelle malattie autoimmuni, il sistema di difesa è alterato e la risposta immunitaria è specificamente diretta contro le cellule del sé che il sistema immunitario identifica erroneamente dannose. La maggior parte delle malattie autoimmuni sono di eziologia sconosciuta e possono essere organo-specifiche o sistemiche.
Conclusioni
L’approccio nutrizionale ai disturbi immunologici è un processo dinamico che dovrebbe mirare a mantenere uno stato di nutrizione ottimale, prevenire il deterioramento durante gli episodi acuti e migliorarlo durante periodi stabili privi di sintomi.