Quando il prurito è allergia

Quando il prurito è allergia?

Il prurito è uno dei segnali del nostro corpo per indicarci che qualcosa non va. In molti casi il problema nasce direttamente a livello cutaneo: un’infiammazione, magari dovuta al contatto con una sostanza irritante, la secchezza della cute (xerosi), tipica degli anziani e di chi soffre di dermatite atopica. Oppure patologie dermatologiche che si associano a manifestazioni cutanee come l’eritema solare, caratterizzato da piccole lesioni, l’orticaria cronica o la dermatite da contatto, che si manifesta anche con desquamazione. O ancora la scabbia, causata da un acaro che vive sotto la pelle e che può dare come unico sintomo il prurito.

Ma il prurito può anche coinvolgere tutto il corpo e persistere a lungo.

Succede quando la patologia che lo causa non è dermatologica, come per esempio malattie renali croniche, epatiche, diabete, problemi alla tiroide, alcune forme di tumore o malattie neurologiche. In alcuni casi all’origine del prurito ci può essere un semplice disagio psicologico.

Una cosa è certa: il prurito, se non è associato ad alcuna manifestazione cutanea, non è mai di natura allergica.

Quando invece si accompagna a sintomi cutanei simili a una dermatite, la causa può essere un’allergia da contatto. Nelle manifestazioni cutanee legate alle forme allergiche (orticaria, dermatite atopica, dermatite da contatto, manifestazioni cutanee associate allo shock) il mediatore principale è rappresentato dall’istamina che ha una azione diretta di stimolo dei nocicettori del prurito. A scatenare la reazione allergica possono essere prodotti usati per l’igiene personale o creme, tinture per capelli o detersivi.

La prima mossa, quindi, è capire da dove nasce il problema.

Il patch test è un test allergologico utilizzato per determinare se una sostanza specifica provoca infiammazione allergica della cute.

Si applicano sulla pelle del paziente alcuni dischetti non assorbenti (patch), contenenti ciascuno un allergene potenzialmente responsabile della dermatite (es. nichel, cromo, conservanti, coloranti, profumi ecc.). L’allergene viene rilasciato lentamente per 48/72 ore e, se la persona è suscettibile ad una particolare sostanza, compare una reazione infiammatoria locale.

Oltre che da un’allergia da contatto, il prurito può essere causato anche da un’allergia alimentare.

In questo caso i sintomi sono istantanei: pizzicore in bocca, in gola e a livello delle orecchie, la comparsa di orticaria, gonfiore in viso, in particolare attorno a occhi, labbra, lingua e palato. In alcuni casi la reazione può essere molto violenta con la comparsa di difficoltà respiratorie. Questi sintomi sono causati da una reazione anomala del nostro sistema immunitario in seguito all’introduzione di quantità anche minime di un componente di un alimento (il cosiddetto allergene) normalmente innocuo.

Il legame tra lo specifico allergene e gli anticorpi provoca il rilascio di istamina, che causa i sintomi tipici della reazione allergica, tra cui anche il prurito.

Visto che la comparsa di questi disturbi segue molto rapidamente l’introduzione dell’allergene, è piuttosto facile associare i due eventi. Nella maggior parte di casi la sintomatologia viene alleviata attraverso l’assunzione di antistaminici o cortisonici. Ma in ogni caso può essere utile rivolgersi ad un allergologo per valutare la necessità di sottoporsi a test diagnostici.

La reazione allergica sarà diversa da persona a persona per predisposizione genetica, familiarità, condizioni ambientali e stili di vita ed è dunque meritevole di una valutazione individuale da parte dello specialista. Prenota una visita specialistica con il dottor Michele Malaguarnera, specialista in allergologia e immunologia di Catania, chiamando i seguenti numeri: 0957150323 / 3471143326.