Allergia agli acari

Allergia agli acari della polvere: cosa sapere e cosa fare per prevenirne i sintomi

Invisibile a occhio nudo, l’acaro abita la Terra da quasi 300 milioni di anni e più di recente ha colonizzato le nostre abitazioni dove prolifera indisturbato tra la polvere e, dunque, si trova dappertutto: materassi, tappeti, divani, coperte.

Acari

È un allergene “perenne”, tra i più temuti e fastidiosi, responsabile della maggior parte dei casi di allergia respiratoria e cutanea.

A differenza di altre allergie comuni, essa non colpisce solamente durante una specifica stagione, e per questo motivo chi ne è colpito si trova a fronteggiarla, con alti e bassi, per tutto l’anno (anche se va detto che durante la stagioni fredde il riscaldamento delle case e l’areazione limitata rendono questa allergia più diffusa).

Studi recenti hanno affermato che gli acari, comunemente presenti nei nostri ambienti domestici, sono responsabili per circa il 75% delle allergie a carico dell’apparato respiratorio.

Ovviamente la causa dell’allergia agli acari sono gli stessi artropodi presenti pressoché ovunque nei nostri appartamenti, grazie al clima caldo e umido tipico delle nostre abitazioni moderne. Questo non significa però che l’allergia sia causata da delle punture o da dei morsi di acaro. Niente affatto: gli allergeni, in questo caso, sono dei particolari enzimi presenti nelle feci dell’acaro. Queste ultime sono parte integrante della polvere che si deposita nella nostra casa e, una volta respirate (per una folata d’aria, o semplicemente per aver ‘alzato’ della polvere dal letto nell’atto di sdraiarsi) danno il via alla reazione allergica.

Maggiore è il tasso di umidità e maggiori sono le temperature, più alto sarà, probabilmente, il numero di acari presenti in casa.

Bambini allergia polline

Sono i bambini le vittime preferite dagli acari. L’allergia agli acari non solo è la più comune, ma anche la più precoce ed infatti si può riscontrare già nei primi anni di vita.

Si manifesta soprattutto con sintomi nasali, quali il naso chiuso, gli starnuti, il naso che cola ed il prurito nasale, che infastidiscono il bambino soprattutto nell’ambiente domestico ed in particolare nella camera da letto, dove possono essere presenti anche peluche, tappeti e giocattoli. La sintomatologia può variare anche considerevolmente da soggetto a soggetto. In alcuni casi particolarmente lievi ci si limita a degli starnuti e ad una leggera ostruzione nasale, mentre in altre situazioni a questi primi sintomi si vanno a sommare rinite, asma, lacrimazione, prurito al naso e al palato, arrossamento degli occhi, malessere generale e debolezza, oppressione toracica, disturbi del sonno e, in situazioni particolari, eruzioni cutanee ed eczemi.

Come riconoscerla?

Una leggera allergia agli acari potrebbe essere confusa, in un primo momento, con un semplice raffreddore. Laddove non curata, però, l’allergia dura molto più di un raffreddore, ma non è tutto qui: a distinguere l’allergia vi è anche il suo andamento altalenante, con dei picchi nei momenti in cui ci si trova in ambienti chiusi e con uno scarso ricambio d’aria.